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Nike compra piazze e strade.
Guerriglia marketing o un'allucinazione collettiva?
Immaginate un container hi-tech al centro di Karlsplatz, una delle piazze storiche di Vienna.
E' il Nike Infobox: un container prefabbricato lucido e aperto al pubblico, due livelli
semitrasparenti, forme dinamiche e rivestimento in plastica rossa.
Sulle finestre esterne una curiosa scritta cattura l'attenzione dei passanti:
"Questa piazza prenderà presto il nome di Nikeplatz. Entra per saperne di più".
Dalla metà di settembre, l'idea di cambiare nome alla piazza è stata
pubblicizzata sul sito www.nikeground.com,
mentre centinaia di volantini venivano distribuiti in tutta la città.
Dentro l'Infobox una coppia di gemelli avvenenti vestita Nike accoglie i
cittadini incuriositi e illustra la rivoluzionaria campagna Nike Ground:
"Nike sta introducendo il suo marchio leggendario in piazze, strade, parchi e viali:
nei prossimi anni Nikesquare, Nikestreet, Piazzanike, Plazanike o Nikestrasse compariranno nelle
principali capitali del mondo!".
Nelll'Infobox una planimetria 3D fornisce informazioni su una scultura gigante che dal prossimo
anno sorgerà proprio al centro di Karlsplastz (o Nikespatz).
E' un monumento del famoso logo della Nike, uno "swoosh" lungo 36 metri e alto 18 fatto
di una "speciale lega in acciaio ricoperta con una rivoluzionaria resina rossa ottenuta
dalle suole delle scarpe riciclate"
Non sorprende che molti vienniesi siano rimasti confusi e preoccupati nel vedere la propria
storica piazza venduta a una multinazionale senza nemmeno essere stati consultati.
Così, dopo che il container è stato assemblato e aperto al pubblico, centinaia di
lettere ed e-mail hanno iniziato ad intasare le caselle postali dei giornali austriaci
locali e nazionali. Dopo rapide ricerche la stampa ha scoperto che sia la Nike che la città
di Vienna negavano ogni responsabilità in merito a Nike Ground.
Mentre Nike diffondeva un comunicato stampa in cui denunciava la violazione del proprio trademark,
un funzionario del comune di Vienna rassicurava i cittadini ricordando che "dalla fine della Seconda Guerra
Mondiale la toponomastica non può essere cambiata salvo che per un eccessiva somiglianza
fra i nomi delle strade".
Questo inganno quasi incredibile giocato sull'intera città (decine gli articoli pubblicati
sulla stampa austriaca) è frutto della nota organizzazione
0100101110101101.ORG.
Eva Mattes, la loro portavoce, ha spiegato: "Per questo lavoro abbiamo voluto utilizzare
l'intera città come palcoscenico per una grande performance, una sorta di spettacolo teatrale
per una audience e un cast inconsapevoli. Volevamo produrre un'allucinazione collettiva capace
di modificare la percezione della città in un modo completamente immersivo".
In questo modo 0100101110101101.ORG continua la sua storia di opere il cui significato deve essere
raccontato piuttosto che visto, lavori che pongono il problema di un'arte che è mitopoietica.
L'intera performance è stata realizzata in collaborazione con
Public Netbase, l'istituto di
netculture di Vienna. Konrad Becker, il direttore di Public Netbase spiega:
"E' nostro compito intervenire nello spazio urbano per sollevare la questione del
dominio simbolico sugli spazi pubblici da parte di interessi privati. Consideriamo Nike Ground come
un'affermazione della libertà artistica di intervenire sui simboli della vita quotidiana".
Naturalmente, non tutte le reazioni sono state entusiastiche. Tra le lettere pubblicate sui
giornali, un viennese commentava: "E' uno scandalo che mente negli Stati Uniti la Nike
debba pagare 1,5 milioni di dollari per aver mentito ai consumatori con una pubblicità
ingannevole, Vienna abbia deciso di costruire un monumento a una multinazionale che
continua a fare un largo uso di sweatshops [fabbriche sfruttatrici]".
Un altro ha aggiunto: "Il nostro Scnitzel non sarà probabilmente fantasioso, ma è
sicuramente più saporito del loro insignificante baffo di plastica".
Nel frattempo, per placare l'ira della gente e informare i cittadini delle attività del Nike Ground
in giro per il mondo è stata attivata una info-line al numero 0664-1235555,
dove una gentile voce femminile risponde a tutte le domande e alle critiche.
Gli autori di questa performance surreale promettono che l'Infobox rimarrà nella
piazza per un altro mese. Ora che il falso è stato rivelato molte persone si
chiedono se la Nike sia ancora intenzionata a mettere fine alla performance.
"Perché dovrebbero?" - si chiede Mattes sorpresa - abbiamo realizzato la prima
pubblicità Nike no-budget"
Nike Ground è l'ultima azione surreale dell'organizzazione nota come 0100101110101101.ORG,
una banda di media artist che usano tattiche non convenzionali di comunicazione
per ottenere la massima visibilità con il minimo sforzo.
[10 ottobre 2003]
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